Trend di Mercato per Tour & Attività - Regiondo https://pro.regiondo.com/it/blog/category/trends/ Activity Booking Software Tue, 25 Jul 2023 13:21:08 +0000 it-IT hourly 1 Amazon Explore si amplia ai piccoli gruppi: un ulteriore passo del colosso americano verso il settore viaggi? https://pro.regiondo.com/it/blog/amazon-explore-tour-attivita-virtuali/ Wed, 27 Oct 2021 09:50:59 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=27243 Nel 2020 Amazon, il gigante americano dell’e-commerce, ha lanciato, sull’onda della pandemia, Amazon Explore, un nuovo marketplace online che permette di prenotare tour virtuali con il supporto e l’esperienza di guide locali. In un periodo in cui nessuno poteva viaggiare, l’ancora di salvezza del digitale è stata cavalcata da molte aziende e certo Amazon non […]

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Nel 2020 Amazon, il gigante americano dell’e-commerce, ha lanciato, sull’onda della pandemia, Amazon Explore, un nuovo marketplace online che permette di prenotare tour virtuali con il supporto e l’esperienza di guide locali. In un periodo in cui nessuno poteva viaggiare, l’ancora di salvezza del digitale è stata cavalcata da molte aziende e certo Amazon non si è tirata indietro.

Il programma è stato lanciato in versione beta solo per i clienti americani e attualmente offre più di 450 esperienze in 21 location del mondo, abbracciando le aree tra le più disparate: da tour virtuali tra i sapori e profumi di Tokyo ed esperienze esoteriche nel castello di Edimburgo fino ad avventure a contatto con la fauna costaricana.

E proprio riportando le parole di Amazon, il loro obiettivo consiste nel trasportare le persone in altre parti del mondo grazie a esperienze virtuali interattive e stimolanti, e allo stesso tempo avvicinare i milioni di utenti di Amazon a tante piccole realtà locali, che durante la crisi pandemica hanno dovuto fare i conti con una riduzione drastica del proprio lavoro.

Ma, andando oltre al così dichiarato slancio altruistico di Amazon, come si sta evolvendo Amazon Explore nello scenario postpandemico e che ruolo giocherà per il turismo?

Amazon Explore evolve e crea esperienze per piccoli gruppi

Dopo questa piccola premessa iniziale, giunge la notizia di un ulteriore ampliamento di Amazon Explore, esattamente un anno dopo il suo lancio. Qual è la novità? Nell’anno passato i tour virtuali offrivano un’esperienza in diretta, one-to-one, che poteva essere personalizzata.

Ora, oltre a questa opzione, il tour può essere prenotato anche per piccoli gruppi: non per forza amici e parenti che acquistano insieme un’esperienza, ma il tour è prenotabile con un massimo di sette partecipanti che si trovano in diverse parti del mondo e che accedono da diversi device. Altre feature consistono nell’interazione con l’host e gli altri partecipanti, la possibilità di fare foto e indicare i propri interessi durante il tour attraverso un semplice click. La condivisione di un’esperienza online ha l’obiettivo di aggregare persone che hanno gli stessi interessi e desideri, anche se fisicamente distanti. Come ha affermato Wasiq Bokahr, direttore di Amazon Explore, “Amazon Explore è costruito sull’idea di connessione”.

Cosa indica questo ulteriore passo per il mondo del turismo?

Non sorprende che grandi aziende come Amazon si stiano muovendo in questa direzione. Per esempio anche Airbnb aveva lanciato il formato delle esperienze virtuali per andare incontro a una necessità, ovvero quella di fruire di contenuti direttamente da casa propria. Allo stesso tempo Amazon può contare di una solida posizione nel mercato dell’e-commerce e del retail e quindi aprirsi potenzialmente a tutti, anche a negozi, artigiani, guide, chef, artisti e fornire loro un’addizionale fonte di guadagno. La volontà di procedere su questa direzione e ampliare la propria piattaforma ai piccoli gruppi in un periodo in cui possiamo ricominciare a viaggiare ci indica una cosa ben chiara: la pandemia ha aperto un’infinità di nuove opportunità e modi di come usufruiamo i nostri servizi, che non saranno temporanee e limitate a quel periodo. Si tratta di strategie trasversali per navigare nel “nuovo mondo”. Strategie che si legano al tema caldo del Neverending Tourism, ovvero la possibilità di amplificare e allungare l’esperienza di viaggio del turista sia nel tempo, che nello spazio.

Fonte: Travel Trends parola “virtual tour” negli ultimi 12 mesi

Che implicazioni ci saranno per il settore travel?

Molti operatori sono dell’idea che Amazon stia pian piano testando il terreno nel settore. Amazon insiste dicendo “che si tratta di un passaggio per entrare nel mondo dei viaggi”, ma che la piattaforma “è stata creata per integrare, e non sostituire, i viaggi tradizionali“.

Travel Weekly ha riportato il parere di Douglas Quinby, co-fondatore di Arival, che vede queste esperienze, che mettono in collegamento l’utente con i commercianti locali, come un’estensione del core business, ovvero l’impronta di e-commerce e di vendita al dettaglio su internet.

Nonostante questo, lo sguardo degli attori turistici nei confronti di Amazon non si placa, dopo che Airbnb ed Expedia hanno aggiunto esperienze virtuali al loro catalogo. ​​

Non ci saremmo forse aspettati queste mosse proprio da Amazon, ma non dobbiamo dimenticare che, oltreoceano, Amazon ha provato a più riprese di entrare nel settore turistico, con la progettazione di una sezione dedicata alla prenotazione dei voli in India, in collaborazione con CTrip.

Certamente, l’avvicinamento e l’interesse di giganti come Amazon testimonia la maturazione di un settore strategico e competitivo come quello del mercato dell’esperienze.

Qualcuno riesce a predire la prossima mossa? 😉

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Regiondo, partner tecnologico d’eccellenza alla base di network virtuosi: i migliori contenuti dell’evento Digital Transformation al TTG 2021 https://pro.regiondo.com/it/blog/ttg2021-partner-tecnologico-digital-transformation-network/ Wed, 20 Oct 2021 19:04:23 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=27105 Il TTG 2021 è stato una vera e propria fucina d’idee: un momento speciale per ritrovarsi e confrontarsi, guardarsi alle spalle, ritornare sui propri passi, ma soprattutto proiettare lo sguardo al futuro. Durante il nostro evento “Digital Transformation e Network Virtuosi” abbiamo fatto un bilancio dell’anno passato, abbiamo raccolto e presentato dati preziosi che testimoniano […]

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Il TTG 2021 è stato una vera e propria fucina d’idee: un momento speciale per ritrovarsi e confrontarsi, guardarsi alle spalle, ritornare sui propri passi, ma soprattutto proiettare lo sguardo al futuro.

Durante il nostro evento Digital Transformation e Network Virtuosi abbiamo fatto un bilancio dell’anno passato, abbiamo raccolto e presentato dati preziosi che testimoniano la grande accelerata della digitalizzazione di un settore, quello dei tour e delle attività, che meno degli altri si era confrontato con la tecnologia. La pandemia di Covid-19 è stata un vera e propria presa di coscienza di nuove necessità e ha dato il tempo pratico agli operatori per affrontare con una consapevolezza diversa questi temi. Emblematico è un dato in particolare: su 10 operatori che converte Regiondo, 8 di loro non avevano mai usato un booking system.

Riavvolgiamo ora il nastro e andiamo a scoprire per punti quali sono stati i contenuti più interessanti emersi dall’evento di Regiondo al TTG2021 dedicato alla digitalizzazione e a un altro strumento importante: il network e la capacità di fare rete. Come sono conciliabili? Leggi il nostro articolo!

Partiamo da alcuni dati: com’è percepita la Digital Transformation

Secondo il Report di Skift in collaborazione con AWS, dedicato alla Digital Transformation, l’84% degli intervistati, manager di aziende turistiche, affermano che la cosiddetta “dirsruption” digitale causata dal Covid-19 migliorerà in futuro il modo di fare business.

Inoltre, alla domanda “quali sono le priorità per migliorare la customer experience nel 2022?”, il 48% mette al primo posto l’adozione di sistemi di prenotazione e pagamento flessibili ed efficienti.

   Fonte: Skift

Queste percezioni si legano a un cambio di paradigma nei trend legati al digitale. Secondo un altro sondaggio di Statista, infatti, è emerso che il 65% dei viaggi globali e delle entrate turistiche deriva dall’online nel 2020, supportate da un incremento delle prenotazioni dirette via web e una diminuzione radicale della booking window (-37,5%).

Fonte: Regiondo – Tour e attività 2021: tutto quello che c’è da sapere sui numeri e sui trend di prenotazione

Dal punto di vista di Regiondo: quali sono i trend dall’inizio del Covid-19

Ecco le maggiori tendenze osservate da Regiondo dall’inizio della pandemia.

Fonte: Regiondo TTG2021

1# Prenotazioni via sito web

In questo scenario digitale, emerge per Regiondo un chiaro trend di prenotazione: le vendite dirette via sito web di servizi turistici stanno aumentando repentinamente rispetto al periodo pre-covid, a discapito delle prenotazioni POS in loco e agli intermediari (-50% dalle OTA). Per la prima volta i piccoli operatori stanno comprendendo l’importanza e la competitività che deriva dalla digitalizzazione. Ma c’è ancora molto lavoro da fare. Come emerge dal grafico di Phocuswright, il 16% degli utenti non si ricordano dove hanno effettuato la prenotazione: segnale che lascia spazio a un miglioramento della user experience dei siti proprietari, per offrire sempre più valore aggiunto al cliente. Esiste quindi ancora una zona pressoché inesplorata che giocherà un ruolo fondamentale nel futuro e che gli operatori potranno sfruttare per inserirsi competitivamente sul mercato.

Fonte: Regiondo – Tour e attività 2021: tutto quello che c’è da sapere sui numeri e sui trend di prenotazione

2# Domanda mercato domestico e di prossimità

La domanda per il mercato domestico e di prossimità ha prevalso, come ovvia conseguenza delle limitate possibilità di spostamento. Questo mutamento ha comportato, per gli operatori, anche una rivisitazione o una creazione nuova del prodotto per avvicinarsi a un turismo più prossimo e adeguamento della comunicazione per la domanda del bacino turistico di prossimità a livello europeo, come Germania, Francia, Svizzera e Austria.

3# Vertical Outdoor

La digitalizzazione ha riguardato vertical del settore outdoor (del prodotto cicloturistico, escursionistico e naturalistico) e di tutta quella che è l’offerta leisure (mongolfiere, trenini, attività e tour in barca), che rispetto alle città d’arte non si erano ancora affacciate in modo maturo al mondo digitale.

4# Trasparenza e sicurezza

C’è stata anche una necessità di andare a valorizzare la customer journey nella fase di check-out, della fase pre e post-booking, per indicare con trasparenza tutte le informazioni, le misure igienico-sanitarie, le regole per partecipare a un tour o a un’attività. Nel nostro ebook sull’Outdoor Roundtable, abbiamo anche più volte ribadito come la sicurezza di un’attività sia legata non solo alla contingenza attuale ma alla vera propria competenza ed esperienza che spazia dalla guida all’attrezzatura. Esempio virtuoso è il network Safety First di Mmove, che Regiondo ha ospitato nel suo webinar a maggio.

Come entrano in gioco i network virtuosi?

Nell’evento al TTG, abbiamo usato il termine di network virtuoso per intendere la rete di aziende, operatori, prodotto esperienziale, che, con un’accezione positiva, supera quello che è l’ostacolo per molte collaborazioni: dare visibilità come vetrina. Network virtuoso per noi è il superamento di questa vetrina verso l’aggregazione e la commercializzazione di un prodotto supportato da uno standard tecnologico. In questo modo è possibile abilitare tutto il territorio alla promo-commercializzazione del prodotto esperienziale.

I principali “bottleneck” che ostacolano la promo-commercializzazione del prodotto turistico a livello di destinazione e la prenotazione sono principalmente:

  • La booking window che si accorcia e che rende difficile l’aggiornamento in tempo reale di disponibilità e allotment tra i diversi partner;
  • La frammentazione tra gli attori del territorio che agisce su due livelli: il gap dell’adozione di strumenti tecnologici e il diverso modus operandi che deriva dalla diversità delle categorie degli operatori.

Questi due problemi intaccano la possibilità di creare un sistema integrato a destinazione che passa da diversi touchpoint: sito web, struttura ricettiva, infopoint, e altri canali rivenditori.

Fonte: Regiondo TTG2021

La soluzione?

Qui entra in gioco la digital transfromation legata a i network virtuosi: Regiondo si propone si creare uno standard tecnologico per “sbloccare” e integrare i quattro canali, sincronizzando le disponibilità in un’ottica omnicanale.

Quali sono le features di Regiondo che possono supportare questo processo?

Fonte: Regiondo TTG2021

  • Activity Portfolio Management: abilitiamo la condivisione del catalogo prodotti;
  • Booking Management: diamo la possibilità di gestire le prenotazioni da un singolo strumento;
  • Channel Manager: ti colleghiamo a tutti i canali di distribuzione terzi;
  • Planning Management: pianifichiamo il calendario;
  • Export Statistics: ti permettiamo di esportare le statistiche;

Di riflesso la DMO, l’ente territoriale o il consorzio, ha una panoramica completa di tutti gli attori operanti sul territorio:

  • Booking Management: può visionare le prenotazioni in atto;
  • B2B and Reseller Management: può controllare i canali a livello B2B;
  • Platform Activity Filtering: può filtrare i prodotti per promuovere determinati tipi di operatori in base alla stagione e alle categorie creando LP mirate;
  • Commission Management: può gestire e splittare le commissioni per finanziare la piattaforma;
  • Export Statistics: può studiare le per capire i trend di prenotazione (chi prenota e per quando);

Una volta fatto questo lavoro d’integrazione, viene a crearsi un network abilitato che distribuisce in maniera virtuosa sui siti, l’infopoint, le OTA, i rivenditori, le strutture ricettive, e attraverso la DMO, in una logica omnicanale che consente di condividere i prodotti e ricevere i pagamenti e le prenotazioni dai vari canali.

Fonte: Regiondo TTG2021

Case Study: Welcome to Italia

Parlando di network virtuosi, abbiamo ospitato durante l’evento il marketplace Welcome to Italia, una sinergia di imprese, di cui Regiondo è partner tecnico. In un momento molto difficile per tutti gli operatori, in cui non c’erano revenue ma solo tanta competenza e professionalità, dall’azione congiunta di Andrea Jarach (Welcome Smart Network del Gruppo Proedi), Tommaso Peduzzi (Head of Italy di Regiondo) e Giuseppe Mattiazzo (Venice City Tours), è nata questa iniziativa dal basso, che man mano ha incluso varie eccellenze di tutta Italia.

Regiondo ha apportato il know how di competenza tecnologica della sua rete d’imprese, Venice Tours l’abilità di creare il prodotto e Proedi la sua capacità di comunicare a livello editoriale digitale. Welcome to Italia, oggi, è una piattaforma innovativa creata per rilanciare il turismo incoming in Italia. L’obiettivo è quello di promuovere il patrimonio italiano tramite un marketplace dal respiro internazionale che combina una selezionata editoria turistica con esperienze di alto livello.

Conclusione

In questi mesi d’intenso lavoro, Regiondo si è dimostrato il più grande alleato in tempi difficili. La sua attività d’informazione non passa solo dagli strumenti del nostro reservation system: la cassetta degli attrezzi è sempre la stessa, ma i problemi quotidiani variano. La forza sta nella capacità d’insegnare a comunicare con un lessico diverso a seconda dell’operatore e delle sue esigenze.

Non si tratta quindi solo di vendere un sistema di prenotazione, ma anche di trasmettere delle competenze, un know how maturato nel tempo che crea un valore aggiunto per tutti gli operatori che si apprestano a usare questi sistemi, anche a livello di network. E gli sforzi non sono stati vani: a partire dal 2020, Regiondo ha digitalizzato dal suo bacino iniziale di 200 operatori, raggiungendo più di 2000 unità.

Attraverso l’approccio regionale, Regiondo è infatti in prima linea di numerosi network virtuosi, secondo il modello presentato durante l’evento. Durante quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di lavorare insieme a importanti destinazioni come Discover Arezzo, FVG Turismo, Visit Monte Rosa, Consorzio Versilia Forte dei Marmi e Visit Alto Piemonte.

Come ha affermato Tommaso Peduzzi, Head of Italy di Regiondo all’evento: “la campagna di sensibilizzazione tramite i digital webinar e tutte le iniziative durante il Covid-19 hanno portato i loro frutti e sempre più operatori si stanno avvicinando alla tecnologia. Tutto questo è testimoniato dalla crescita di Regiondo, che oggi può essere riconosciuto il leader nel settore leisure incoming. L’Italia è un mercato maturo, ed è per questo che la nostra sede italiana sta crescendo sempre di più, siamo passati da 4 dipendenti a 30 e il recruiting è ancora in corso. Possiamo solo augurarci il meglio dal futuro”.

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Tour e attività 2021: tutto quello che c’è da sapere sui numeri e sui trend di prenotazione https://pro.regiondo.com/it/blog/tour-attivita-statistiche-prenotazioni/ Wed, 18 Aug 2021 12:18:24 +0000 https://pro.regiondo.com/booking-statistics/ Il comparto tour e attività si classifica come il terzo segmento per importanza del settore turistico. La dimensione di questo mercato strategico è stata calcolata a ben $135 miliardi di dollari globalmente nel 2016. Questo segmento del mercato turistico ha vissuto negli ultimi anni in un clima di fermento e crescita fino alla ben nota pandemia […]

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Il comparto tour e attività si classifica come il terzo segmento per importanza del settore turistico. La dimensione di questo mercato strategico è stata calcolata a ben $135 miliardi di dollari globalmente nel 2016. Questo segmento del mercato turistico ha vissuto negli ultimi anni in un clima di fermento e crescita fino alla ben nota pandemia di COVID-19, responsabile tra l’altro della contrazione di diversificati settori economici in tutto il mondo. 

In questo scenario di “nuova normalità” pandemica e post-pandemica è fondamentale per tutti gli operatori del settore rimanere aggiornati sulle principali statistiche del mercato che caratterizzano questo segmento e che plasmeranno il futuro dell’esperienze turistiche. Queste risorse ti aiuteranno ad anticipare i trend del settore viaggi e sfruttarli a tuo vantaggio.

Ci siamo quindi messi al lavoro: abbiamo raccolto e analizzato alcuni dei dati più recenti, ora disponibili per te in un articolo dedicato. Buona lettura!

Statistiche di prenotazione

1. Le attività più prenotate

Pre-COVID

Secondo il Report sui tour e attività a destinazione di TourScanner, la maggior parte dei viaggiatori avevano l’abitudine di prenotare l’ingresso ad attrazioni celebri, musei e sightseeing nelle principali città d’arte. Le città più gettonate sono Roma, Parigi e Barcellona e tra le attrazioni più visitate spiccano il Colosseo, la Torre Eiffel e la Sagrada Familia.

Dubai è un’altra destinazione popolare che si aggiunge alla lista con le sue attività di Safari nel deserto e la visita al grattacielo Burj Khalifa.

Fonte

Durante il COVID

A novembre 2020 Tripadvisor and Phocuswright hanno pubblicato un paper di ricerca congiunta offrendo diversi spunti di approfondimento sul cambiamento dei trend di viaggio nello scenario post-pandemico.

Lo studio rivela che la maggior parte dei viaggiatori (65%) stanno optando per destinazioni meno affollate e meno popolari. Più della metà dei viaggiatori che hanno partecipato al sondaggio (52%) hanno dimostrato un’inclinazione maggiore verso i viaggi outdoor rispetto a livelli pre-covid. Nel 2019, le visualizzazioni degli utenti su Tripadvisor che riguardavano tour nei parchi e nella natura raggiungevano il 25% e sono aumentate al 34% durante il periodo COVID (tra maggio e settembre 2020).

E c’è di più, il panel di esperti dell’OMT (Organizzazione Mondiale de Turismo) ha esplicitamente e statisticamente previsto un aumento della domanda di tour e attività che hanno come componente principale la natura.

2. Le destinazioni più prenotate

Pre-COVID

Prima della pandemia, moltissimi viaggiatori prenotavano voli internazionali e tour in destinazioni remote. Come sappiamo, dal 2020 le tutto si è stravolto.

Durante il COVID

Secondo i dati più recenti dell’OMT, gli arrivi internazionali sono crollati del 74% nel 2020 a causa delle restrizioni di viaggio. 

Euronews ha evidenziato il trend del turismo di prossimità come uno dei principali in epoca Covid.  Le più popolari destinazioni sono l’Islanda e il Portogallo, inserite nella Green List della Gran Bretagna. 

3. Finestre temporali di prenotazione

Pre-COVID

Sempre più viaggiatori preferiscono prenotare last minute, tramite mobile. Questa è un’evidenza portata alla luce dai dati di Google Trends che ci mostrano sempre più spesso l’uso delle parole “oggi” e “domani” nelle ricerche di viaggio: pensa, un aumento di ben 519% negli ultimi 5 anni. 

Se consideriamo il giorno della settimana prescelto per prenotare, lunedì è decisamente il preferito mentre sabato quello più inattivo. 

Durante il COVID

La panoramica non è tanto differente durante l’epoca COVID. Secondo le previsioni di viaggio di HomeToGo, sulla base dei dati raccolti tra ottobre e novembre 2020, sempre più viaggiatori stanno prenotando viaggi last minute. 

In media, il numero di giorni di anticipo al check-in è di 50 giorni, ovvero una diminuzione significativa del 37,5% rispetto a prima della  pandemia. 

La flessibilità dipende anche dalla garanzia della possibilità d’ingresso in alcune destinazioni. 

4. Trend di prenotazione online

Pre-COVID

Il settore tour e attività si è recentemente affacciato alla tecnologia e sempre più operatori stanno integrando sistemi di prenotazioni online

Dal 2010, quando solo il 25% degli operatori si affidava ai reservation system, il numero degli operatori digitalizzati è aumentato significativamente raggiungendo il 71% nel 2019

Detto questo, la ricerca evidenzia ancora una particolare reticenza degli operatori e la maggior parte delle vendite sono ancora gestite offline. La percentuale delle prenotazioni online è stata minore del 30% ma sta crescendo a ritmo costante.  

Altre ricerche mostrano che il 60% della pianificazione di viaggio del settore leisure e il 41% di quella business avviene online. 

Ma esattamente, dove prenotano online i consumatori? Secondo il sondaggio Phocuswright, il 18% di coloro che prenotano online tour e attività hanno affermato di aver proceduto alla prenotazione direttamente dal sito web del provider.

Durante il COVID

La pandemia ha certamente accelerato il processi di transizione digitale che sta pervadendo quasi tutti i settori e quello dei tour e attività non è un’eccezione.  Oltre al lavoro da remoto che è stata la conseguenza più lampante, moltissimi operatori stanno adottando sempre più strategie digitali nei loro processi perché sempre più viaggiatori conducono approfondite ricerche online prima di mettersi in viaggio. 

Da un sondaggio di Statista è emerso che il 65% dei viaggi globali e delle entrate turistiche deriva dall’online nel 2020. 

5. Canali di prenotazione online

Stiamo anche testimoniando una variazione nei canali di distribuzione degli operatori di tour e attività. Secondo le statistiche di prenotazione di Regiondo, c’è una differenza sostanziale tra le vendite su sito web e il POS (Point of Sale) se si comparano i dati di 1 anno prima del COVID con quelli degli ultimi 3 mesi. Se andiamo nello specifico, le vendite tramite sito web nei periodi pre-COVID costituivano il 55,5% mentre quelle in loco erano il 19%.  

 

Successivamente le vendite dirette via web sono aumentate al 75,8% durante il COVID e le vendite in loco sono diminuite del 12,3%. Un altro dato che merita una riflessione è la drastica riduzione delle vendite tramite canali terzi come le OTA (Online Travel Agencies). Sono passate dal 14,1% dei periodi pre-COVID al 3% durante la pandemia.

 

Negli ultimi tre mesi, le vendite tramite sito web ammontano al 70,25% mentre le prenotazioni da altri canali stanno ritornando pian piano ai loro livelli originari. 

Come cavalcare i trend

Purtroppo non possiamo dire che questa situazione inedita sia ancora giunta al termine e le previsioni di ripresa per il settore viaggi rimangono ancora caute. Nonostante questo, niente è perduto, la parola d’ordine in questi casi è resilienza. Da fornitore di tour e attività, la chiave attuale per il successo è di rimanere sempre in allerta, anticipare e adattarsi in prima linea ai cambiamenti. 

Come? Ecco alcuni consigli:

1. Abilita le prenotazioni online

In caso non avessi ancora un sistema di prenotazione online, è arrivata l’ora di averne uno. É un vantaggio sia per te che per i tuoi clienti.

Se non conosci ancora nessun sistema di prenotazione puoi rivolgerti a noi per fare una demo gratuita e testare il nostro sistema per 30 giorni, a titolo gratuito, ricevendo tutto il sostegno e il training da parte dei nostri esperti.  

10 step chiave per far ripartire i tuoi tour e attività

2. Rivolgiti al mercato domestico

Focalizzati sul marketing di prossimità e cambia la tua prospettiva per coinvolgere sempre più clienti locali e aggiudicarti anche una fetta di questo nuovo mercato in maturazione

Questa attività potrebbe portarti a revisionare il tuo modello di business, creare contenuto per un target diverso e rivedere il tuo pricing e prodotto. 

3. Focalizzati sull’outdoor e sulle attività nella natura 

Se la tua azienda offre qualsiasi tipo di tour e attività ed esperienze all’aria aperta, questo è il momento di cavalcare questo trend e promuovere la sicurezza correlata all’outdoor, per rivolgersi a tutti quelli che in questo momento preferiscono questa tipologia di turismo.

Limita i grandi gruppi e concentrati su attività in luoghi non affollati. Punta all’esperienza privata e prevedi gruppi di piccole persone, riducendo il numero di partecipanti e il valore aggiunto. 

4. Promuovi la sicurezza e l’igiene

In uno scenario postpandemico, è fondamentale che ogni provider di tour e attività rispetti e aderisca ai protocolli elaborati per il COVID-19.

Assicurati che la tua azienda osservi tutte le misure di sicurezza in loco, mantenga un altro livello di pulizia e promuova un turismo sicuro e responsabile.

In Conclusione

Le statistiche sono vitali per comprendere il mercato e capire quello che i consumatori vogliono e si aspettano. Da fornitore di tour e attività fai tesoro di queste informazioni per sostenere e far crescere il tuo business, specialmente in tempi particolari come questi. 

Un aggiornamento continuo ti guiderà per decidere cosa e come offrire il tuo prodotto ai tuoi clienti potenziali.

Ecco alcuni consigli preziosi che abbiamo sottolineato e che puoi cercare di applicare alla tua operatività quotidiana: 

  • Usa un sistema di prenotazione online per stimolare le tue vendite 
  • Trai vantaggio dal mercato locale e dal turismo domestico
  • Focalizzati su tour outdoor ed esperienze nella natura
  • Promuovi un turismo sicuro e responsabile

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Parchi divertimento e settore delle attrazioni: cosa ci aspetta per il futuro? https://pro.regiondo.com/it/blog/parchi-divertimento-attrazioni-trend/ Wed, 18 Aug 2021 06:51:36 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=26494 I parchi divertimento in Italia durante la pandemia hanno registrato perdite del 75%, classificandosi tra i settori più colpiti dalla crisi. A livello globale, come ci ricorda l’agenzia statunitense Linchpin, le proiezioni di crescita dei parchi divertimento e tematici hanno subito un calo da $73.5 miliardi nel 2019 a $71.6 miliardi in 2021. Nonostante questa […]

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I parchi divertimento in Italia durante la pandemia hanno registrato perdite del 75%, classificandosi tra i settori più colpiti dalla crisi. A livello globale, come ci ricorda l’agenzia statunitense Linchpin, le proiezioni di crescita dei parchi divertimento e tematici hanno subito un calo da $73.5 miliardi nel 2019 a $71.6 miliardi in 2021. Nonostante questa situazione, le prospettive per il futuro non sono tutte funeste: il Covid-19 continuerà a ridefinire le regole del gioco, ma una corretta regolamentazione potrà portare una certa stabilità con il corso del tempo. Se per ora, con le nuove regole del Green Pass obbligatorio, c’è ancora confusione e moltissimi interrogativi (proprio perché i parchi si rivolgono a un pubblico giovane non ancora vaccinato), ci si augura che in futuro queste nuove regole possano garantire sostenibilità economica ed evitare chiusure generalizzate.

Vediamo ora quali sono i principali cambiamenti e innovazioni nel settore attrazioni, causate e alimentate dal Covid-19.

1# Cambiamento del modello di business e Dynamic Pricing

A causa della pandemia di Covid-19, l’obiettivo del settore dei parchi divertimento non sarà quello di attrarre più visitatori possibili e massimizzare l’uso degli spazi adibiti alle attrazioni. Il distanziamento sociale andrà a impattare direttamente sulla clientela, con il passaggio da un prodotto massificato a un modello più “esclusivo” di pricing. Cercare di mantenere gli stessi margini di profitto e permettere agli ospiti di accedere a tutte le attrazioni senza nessuna coda e in modo privilegiato: questo sarà il nuovo modello di business. Quindi diminuire le attrazioni, aumentare il pricing, e rendere la guest experience più emozionale e immersiva. Purtroppo se questa strategia è già stata applicata a parchi divertimento come Dynsleyland, non tutti le realtà imprenditoriali italiane potranno permettersi di adattarsi a questo modello. Qui entrerà in gioco il dynamic pricing, il metodo privilegiato per bilanciare le perdite di piccoli parchi tematici. Invece di fissare un pricing giornaliero o settimanale, il pricing potrà essere basato sulla lunghezza della permanenza, in base alle stagioni e anche al meteo, grazie anche al supporto tecnologico.

Disney, dopo l’applicazione di questo modello di prezzi differenziati per ogni stagione e basati sulla data, ha riportato un calo del 3% delle presenze ma un 10% di aumento della spesa personale pro capite.

2# Tecnologia touchless, intelligenza artificiale e blockchain

Un altro impatto della pandemia, che possiamo già testimoniare in tutti i settori, sarà l’aumento della tecnologia touchless a tutti i livelli della customer experience ma anche dell’esperienza dei dipendenti. Per gli ospiti questo significa ticketing touchless ma anche meno manopole e corrimani! Per i dipendenti questo significa riconoscimento facciale e tecnologia di scansione della retina. Inoltre molte imprese adotteranno l’intelligenza artificiale, ovvero programmi di analisi predittiva d’intelligenza artificiale per semplificare le operazioni, applicare il dynamic pricing in modo snello e analizzare la capacità del parco sulla base dei tassi d’infezione.

Anche la tecnologia blockchain influenzerà sempre di più le sorti della biglietteria, evitando frodi e cambi idi valore, duplicati di biglietti e agevolerà la guest experience permettendo ai parchi, d’incorporare gli sconti nelle tariffe dei rivenditori ed evitare la stampa dei biglietti.

3# Realtà aumentata e assistenti virtuali

In linea con i trend che puntano a fornire un’esperienza più immersiva per gli ospiti, l’uso della realtà virtuale e aumentata sarà in costante crescita nei prossimi anni. La realtà aumentata trasforma la realtà in uno spazio digitale, creando un ambiente 3D che può interagire con una persone, mettendo oggetti virtuali nel mondo reale. Senza più gli assembramenti a cui eravamo abituati nei parchi, l’industria dell’intrattenimento sta implementando questa tipologia di tecnologia per le varie attrazioni rivolgendosi principalmente alle generazioni di Millenial e Z, che stanno contribuendo alla crescita e all’innovazione dei parchi divertimento.

L’internet delle cose (IoT) e gli smart speaker, assistenti virtuali prolifereranno: questo permetterà alle persone di trovare sconti, prenotarsi per delle attrazioni e saltare la fila grazie alla loro assistenza. Google Nest Hub e Amazon Echo 8 stanno strizzando l’occhiolino a questo comparto, che con la pandemia ha sempre più bisogno di gestione.

4# App mobili

I parchi tematici stanno investendo sempre di più le app mobili, per saltare le code e le file alle attrazioni. Secondo alcuni studi, i ricavi generati dall’utilizzo delle app mobili per i parchi divertimento è destinato a crescere, raggiungendo $935 miliardi nel 2023. Le app non erano nuove ai gestori, ma la pandemia ha accelerato queste soluzioni di engagement e loyalty.

5# Attenzione all’impatto ambientale

Le generazioni Z e i Millenials, la più grande fetta dei clienti dei parchi tematici stanno facendo sempre più pressione sui parchi in modo che si possano sensibilizzare nei confronti dell’impatto ambientale. Chiedono a gran voce l’utilizzo di energia rinnovabile, la riduzione degli sprechi e l’offerta di cibo biologico e vegano. Nel 2019 Six Flags Discovery Kingdom è stato il primo parco alimentato a energia solare negli Stati Uniti e Walt Dysney World utilizza attualmente parchi solari come parte integrante delle sue risorse energetiche.

Conclusione

Tutto questo si dovrà per forza rispecchiare nei touchpoint che il parco stabilisce nei confronti della sua clientela. Le evoluzioni tecnologiche sono sempre repentine e influenzate dai cambiamenti sociali che siamo costretti a vivere in questi ultimi anni. Regiondo ha creato un sistema di prenotazione per parchi di divertimento proprio per gestire in maniera snella ed efficiente il ciclo di prenotazione del cliente. Trasparenza e comunicazione saranno sempre al primo posto: far sentire sicuri i propri clienti in fase di riapertura e in un nuovo contesto di normalità è il nostro obiettivo più importante.

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Attrazioni indoor: 4 trend da conoscere per le attività al coperto https://pro.regiondo.com/it/blog/attivita-coperto-indoor-trends/ Wed, 18 Aug 2021 06:30:31 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=26469 Attività al coperto, attività al chiuso, attrazioni indoor: come definir si voglia, questo comparto dei tours & activities è stato messo duramente alla prova in questi due anni. Negli scorsi mesi ci siamo concentrati molto sul settore outdoor, come naturale risposta alla situazione che ci stava toccando da vicino. Grazie alle campagne vaccinali e al […]

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Attività al coperto, attività al chiuso, attrazioni indoor: come definir si voglia, questo comparto dei tours & activities è stato messo duramente alla prova in questi due anni. Negli scorsi mesi ci siamo concentrati molto sul settore outdoor, come naturale risposta alla situazione che ci stava toccando da vicino. Grazie alle campagne vaccinali e al tentativo in evoluzione di regolamentare la vita al chiuso in previsione di quest’inverno abbiamo deciso di rivolgere l’attenzione a questo segmento, già in forte crescita prima del Covid.

Si parla di un settore composito e variegato che include di escape room, trampoline park, centri di arrampicata indoor: secondo lo studio “2020-2025 Global Family or Indoor Entertainment Centers Market Report” è destinato a maturare tra il 2021 e il 2026.

Scopriamo alcuni dei trend da conoscere per le attrazioni indoor e le attività al coperto.

1# Transformation economy e il boom esperienziale

Le attività del tempo libero hanno l’obiettivo di creare delle connessioni autentiche per conquistare la fiducia dei clienti e inserirsi quindi nella logica esperienziale che coinvolge il turismo. Nel 2020, per la prima volta, le persone non hanno potuto programmare il proprio tempo libero come erano soliti fare e non hanno vissuto “fisicamente” queste esperienze. Il cinema si è trasformato nella sala di casa, le esperienze di VR nelle escape room si sono trasferite sugli schermi dei video game e così via. Ora, che le misure si sono allentate, sempre più persone sono desiderose e anche curiose d’intraprendere nuove attività fuori dalla propria casa, attività che siano sicure e regolamentate.

Qui entra in gioco la transformation economy: non basta più che le attività siano esperienziali, ma le attrazioni indoor dovrebbero offrire anche quell’elemento “trasformazionale”, ovvero la possibilità di sentirsi arricchiti e trasformati, in positivo. Bisogna offrire un motivo in più al cliente affinché scelga la tua attrazione indoor, e capire l’importanza del perché devono venire da te e non stare a casa. La qualità dell’esperienza aumenta sempre di più e diventa fondamentale per differenziarla dall’intrattenimento in casa.

Oltre all’ottica esperienziale si aggiunge un nuovo valore, quello della trasformazione.

Ecco su cosa dovrai focalizzarti d’ora in avanti nella tua comunicazione: come fai a far vivere un’esperienza che i tuoi clienti non possono vivere a casa? Potranno arrampicarsi su una parete? Probabilmente no. Potranno ritrovarsi con i propri colleghi per un team building in un’escape room o per un laser game? Probabilmente no. Cerca di comunicare l’esperienza e le peculiarità del tuo prodotto.

2# Guest experience e presenza digitale

Le attività al coperto dovranno ricostruire le relazioni con il cliente instaurate prima della pandemia e sfruttare questa fiducia per far sentire ai propri clienti che la sicurezza viene al primo posto. Le aspettative dei clienti, attualmente, sono basate su cosa offre il brand a livello di sicurezza e igiene, specialmente per le attività al chiuso, che più delle altre sono considerate pericolose in termine d’infezione.

Per comunicare la tua sicurezza, usa il touchpoint iniziale con il cliente: la tua presenza digitale. Una volta individuato il tuo cliente tipo dovrai prevedere una customer journey chiara e fluida, per fornire un’esperienza immersiva, a partire dall’online. Crea contenuti nella sfera digitale della tua attività comunicando in modo chiaro e univoco le tue policy, migliora la tua guest experience e collegala poi al “mondo fisico” della tua attività.

Fonte: The Future of Location-Based Entertainment in 2021

3# Esperienza touchless

Da numerosi studi del settore si evince che il self-service e il mondo contactless sono trend in evoluzione ma si consolidano per rimanere negli scenari turistici per molto tempo. Sentirsi protetti e sicuri nei contatti umani non sarà più una tendenza passeggera ma qualcosa che ogni operatore dovrà considerare come parte integrante del proprio business e come una delle più grandi priorità.

Quindi come base gli operatori devono rispettare anzi superare le aspettative del cliente in materia di standard di sicurezza e incorporare questi nuovi standard nell promessa del brand. I clienti devono vedere concretamente che questi standard vengano applicati e non solo dietro le quinte.

4# Online bookings & coda virtuale

C’è stato un aumento massivo della percentuale delle prenotazioni online nel 2020 e la tecnologia continua a evolversi. Sarà fondamentale adattarsi a questa nuova mentalità. I clienti cercano la prenotazione online anche per servizi personalizzati e pacchetti di esperienze, vogliono prenotare da ovunque, specialmente da mobile, essere guidati in un’esperienza di prenotazione senza soluzione di continuità. Lo sapevi che per ogni 10 prenotazioni ben tre prodotti di upselling vengono scelti e aggiunti al carrello? Quindi, quasi una persona su tre aggiunge un prodotto extra.

Fonte: The Future of Location-Based Entertainment in 2021

La pandemia ha accelerato l’adozione del digitale per i pagamenti, così come anche lo spostamento online di alcuni processi precedenti alle attività, come per esempio la coda virtuale. Le code virtuali ti possono offrire numerosi vantaggi perché ottimizzano la capacità, minimizzando i tempi di attesa. Un impatto senza precedenti sul settore delle esperienze.

Conclusione

Il mondo delle attività e delle attrazioni indoor non è certo immune a tutti i cambiamenti sociali e tecnologici che la pandemia ha messo in atto e portato avanti repentinamente. Regiondo, come sistema e gestionale all-in-one può essere la tua spalla destra nella gestione di tutta la parte tecnologica: di prenotazione, comunicazione, disclaimer per ogni attività, policy, sicurezza e standard igienici. Al tuo shop online sarà associato un calendario e tutte le informazioni rivelanti per ogni tua attività, favorendo in aggiunta pagamenti sicuri e la sincronizzazione tra i vari canali di distribuzione.

Scopri tutte le funzionalità di Regiondo per le attività al coperto e le attrazioni indoor cliccando qui.

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La centralità dell’enoturismo nel panorama italiano tra digitalizzazione ed esperienza territoriale https://pro.regiondo.com/it/blog/enoturismo-italia-digitalizzazione-territorio/ Tue, 08 Jun 2021 07:33:20 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=25705 Prodotto autoctono, cultura, persone, territorio, tradizione: sono vari gli elementi che costituiscono il variegato mondo dell’enoturismo, in costante tensione tra la necessità di digitalizzazione e la volontà di mantenere un’esperienza emozionale sul territorio. Nonostante la battuta d’arresto, le esperienze enoturistiche si caratterizzano ancora per essere un fiore all’occhiello del turismo italiano, costituendo un mercato promettente […]

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Prodotto autoctono, cultura, persone, territorio, tradizione: sono vari gli elementi che costituiscono il variegato mondo dell’enoturismo, in costante tensione tra la necessità di digitalizzazione e la volontà di mantenere un’esperienza emozionale sul territorio.

Nonostante la battuta d’arresto, le esperienze enoturistiche si caratterizzano ancora per essere un fiore all’occhiello del turismo italiano, costituendo un mercato promettente per il futuro. Le opportunità fanno però emergere delle sfide che coinvolgono gli operatori e che rispondono principalmente alla domanda: come crescere e adeguarsi di pari passo all’evoluzione di una domanda sempre più digitalizzata e offrire allo stesso tempo un’esperienza di valore?

Scopriamo insieme i mutamenti della domanda dell’enoturismo e come si è adattata l’offerta per venire incontro a delle esigenze sempre diverse e a fenomeni imprevedibili come quelli posti in essere da una pandemia.

Come si è evoluta la domanda in epoca pre-Covid

Il concetto di vino stesso si è evoluto negli anni, slegandosi dal mero prodotto di consumo, e andando ad abbracciare connotati culturali, simbolo di un determinato territorio. Il vino e il mondo che ci ruota attorno è diventato uno vero e proprio stile di vita. Conoscerlo e assaporarlo significa anche esplorare dal punto di vista turistico la cultura e la storia di un territorio.

Cantine, consorzi e associazioni hanno quindi testimoniato in questi anni una svolta esperienziale nel modo di vivere il vino, che di conseguenza si amplia e coinvolge anche tutti gli attori che fanno di contorno a questa filiera, come ristoranti, hotel e musei. Il vino è entrato in maniera dirompente nell’esperienza turistica: come riporta la Presentazione Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2019 funge da vero driver per la scelta di un viaggio.

Il territorio diventa quindi il palcoscenico prediletto per la scoperta di queste tradizioni, motivo per cui le l’enoturismo si lega indissolubilmente al marketing territoriale.

L’Italia in questo senso ha moltissimo da offrire, come ci ricorda il rapporto: “825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli ad Indicazione Geografica, 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, 2 città creative UNESCO dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori”. Insomma, un patrimonio radicato nel tessuto territoriale non indifferente per presentarci al mondo e porci come capofila in questo segmento turistico.

Come il Covid ha cambiato il modo di vivere l’enoturismo

L’impatto che la pandemia ha avuto sull’enoturismo è sicuramente notevole. Non regna però un pessimismo dilagante: secondo quanto riportato dal Global Report of Covid-19 Impact on Wine Tourism, più dell’80% delle cantine è positivamente proiettato verso il futuro e si aspetta una grande crescita del settore nei prossimi 10 anni.

La centralità dell'enoturismo nel panorama italiano tra digitalizzazione ed esperienza territorialeFonte: Winetourism.com

L’interruzione degli spostamenti ha in buona parte coinvolto i visitatori internazionali, accelerando delle dinamiche tecnologiche già in atto e creando uno scenario in cui gli operatori si rivolgono in primis a un pubblico domestico, in attesa della ripresa del turismo internazionale.

Il settore dell’enoturismo, come d’altro canto anche altri comparti turistici, ha dovuto mettere in atto strategie di natura diversa, proprio perché per la prima volta si è posto il problema della sicurezza e delle misure igieniche in luoghi chiusi. Così molte attività si sono trasferite all’aperto, dando vita a un nuovo filone “outdoor” della scoperta del vino. Come testimoniano le iniziative come “Vigneti Aperti”, i picnic, le degustazioni e le esperienze all’aperto legate al vino sono in costante crescita.

Il boom delle esperienze virtuali e il “neverending tourism”

Oltre a queste iniziative in loco, nel 2020 abbiamo assistito in tutti i campi a un digitalizzazione crescente delle vite delle persone. E anche nel settore dell’enoturismo, come si sa, è nei periodi di crisi che bisogna reinventarsi. La digitalizzazione offre ampie un’opportunità per le cantine, che durante il lockdown non hanno potuto accogliere “fisicamente” i loro visitatori e hanno cercato di conseguenza soluzioni alternative. Ed è così che nel 2020, anno del grande boom dell’home delivery, emergono realtà e piattaforme di aggregazione verticali sulla wine economy e specializzati nella fruizione di degustazioni digitali, direttamente da casa.

I tour e le degustazioni virtuali sono stati un ottimo trampolino di lancio in fase ripartenza perché forniscono un ritorno in termini di visibilità della destinazione, del territorio e della comunità locale in un fil rouge tra online e offline.

Allo stesso momento abbiamo spesso sentito parlare di neverendig tourism, un trend che si sposa perfettamente con quello dell’enoturismo. Il turista cerca un’esperienza che continui nel tempo, cercando di prolungare l’esperienza tramite l’offerta online di quello che ha esperito. Ogni azienda vitivincola dovrebbe far continuare l’esperienza in loco o la degustazione digitale dotandosi di un e-commerce, un negozio virtuale attraverso il quale vendere direttamente i propri prodotti. Questa soluzione è ideale per ammortizzare periodi di bassa stagione ed essere attivi 365 giorni l’anno.

La digitalizzazione dei processi di acquisto

Sempre più aziende hanno attribuito la giusta importanza alla digitalizzazione non solo per il successo delle esperienze virtuali ma anche per programmare bene la riapertura. Come abbiamo visto il mercato delle esperienze enoturistiche è in continuo divenire e per intercettare una domanda sempre più digitalizzata nuova bisogna mettere in atto nuove strategie tecnologiche dei processi di acquisto.

I canali di distribuzione variano con il variare del mercato e oltre ai tradizionali canali di vendita se ne aggiungono una miriade di canali ulteriori che determinano uno scenario complesso. La soluzione è una sola: integrare nel proprio sito web un sistema di prenotazioni che possa tenere sotto controllo al tuo posto la tediosa e manuale gestione delle richieste.

La prenotazione online diretta è un punto di contatto prezioso tra il fornitore e l’utente e che mette in comunicazione la domanda con l’offerta. Da un lato rende visibile il prodotto e lo rende facilmente prenotabile, dall’altro permette di gestire le prenotazioni, la booking window e i canali di distribuzione, sincronizzando disponibilità, calendario e inventario. Il tutto in tempo reale.


Questo periodo difficile ha sicuramente messo a dura prova gli erogatori dell’esperienze enoturistiche ma ha anche fatto emergere nuove necessità ora diventate prioritarie che portano a ripensare le esperienze tra mondo digitale ed esperienza territoriale e ad estendere la fidelizzazione e il coinvolgimento dell’utente tramite una transizione digitale “dal volto umano”.

Regiondo può diventare il tuo alleato per raggiungere queste ambizioni e costituire un prezioso valore aggiunto per la tua realtà!

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I 5 top incentivi per la ripartenza del settore tour & attività https://pro.regiondo.com/it/blog/5-top-incentivi-ripartenza-tour-attivita/ Fri, 04 Jun 2021 06:04:50 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=25662 Quali sono i 5 incentivi chiave per la ripartenza del settore tour & attività? L’evento Arival Forum Survival to Resurgence – Spring into Summer ha messo in luce alcuni trend emergenti che caratterizzeranno la stagione in arrivo e di conseguenza impatteranno sul modus operandi degli operatori del settore. Gli incentivi alle prenotazioni da parte della […]

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Quali sono i 5 incentivi chiave per la ripartenza del settore tour & attività?

L’evento Arival Forum Survival to Resurgence – Spring into Summer ha messo in luce alcuni trend emergenti che caratterizzeranno la stagione in arrivo e di conseguenza impatteranno sul modus operandi degli operatori del settore.

Gli incentivi alle prenotazioni da parte della domanda ruotano intorno ai parametri di sicurezza e di flessibilità. L’offerta, di conseguenza, dovrebbe rispondere rispecchiando queste esigenze: si tratta di rafforzare e snellire l’intero processo di prenotazione diretta, rassicurare il cliente in tramite la product description e garantire flessibilità nella cancellazione.

Tutte queste azioni supportate dalla tecnologia dovrebbero essere intraprese su ogni touchpoint della customer jounrey, dalla ricerca, alla prenotazione e al post-vendita. Indirizzando le proprie energie in questo senso, è possibile raggiungere un tasso di conversione più elevato sul lungo periodo.

Vediamo insieme i 5 top incentivi per la ripartenza del settore tour & attività.

Fonte: Arival Accel – Workshop: Preparing for Summer: The View from GetYourGuide

#1. Esperienze facilmente prenotabili online

Creare tour e attività che possono essere facilmente prenotabili online, per esempio tramite un sistema di prenotazioni integrato al tuo sito web, sarà imprescindibile per ripartire e consolidarsi sul mercato. La pandemia ha accelerato il trend delle prenotazioni dirette online, specialmente tramite mobile, in crescita già prima del Covid.

È quindi fondamentale che i tuoi tour e le tue attività siano ben visibili online e che l’intero processo sia user-friendly e intuitivo per l’utente e che sia integrato a una prenotazione touchless e ottimizzata per dispositivi mobili.

I 5 top incentivi per la ripartenza del settore tour & attivitàFonte: Arival Accel – The Great Outdoors: Adventure & Outdoor Experiences in 2021

#2. Flessibilità di cancellazione

In un momento storico d’incertezza e instabilità è utile fornire al cliente una cancellazione più flessibile e incentivare in questo modo la prenotazione.

Le possibilità variano certamente da operatore e prodotto ma i migliori risultati si ottengono con un cut-off time di prenotazione e di cancellazione totale gratuita a 24h prima della partenza del tour e dell’attività.

I 5 top incentivi per la ripartenza del settore tour & attivitàFonte: Arival Accel – The Great Outdoors: Adventure & Outdoor Experiences in 2021

# 3. Igiene & Sicurezza: garanzia di gruppi piccoli

Due fattori importanti in fase di prenotazione saranno la percezione che l’utente ha nei confronti della sicurezza di un’esperienza: proprio per questo motivo è necessario definire nella product description tutte le informazioni a tutela del cliente.

Inserisci nella tua comunicazione del prodotto le più importanti USP: la garanzia di piccoli gruppi e le precauzioni in materia Covid, ovvero specifica tutte le misure igieniche previste per quel tour e che la tua azienda attua (esempio: test rapido negativo nelle 24 ore precedenti l’attività, obbligatorietà di mascherina chirurgica ecc).

#4. Disponibilità aggiornate

Le prenotazioni last minute aumentano e la booking window si accorcia: questo scenario ha spesso colto impreparati i fornitori di tour e attività nella breve stagione estiva del 2020, che si sono ritrovati a dover cancellare prenotazioni e clienti potenziali a causa della disponibilità e della capacità ridotta.

Attraverso un sistema di prenotazione è possibile aggiornare le tue disponibilità in tempo reale e sincronizzarle tra i vari canali distributivi così da avere sempre una visione d’insieme sulle prenotazioni in arrivo e di quelle future, anche se a breve raggio.

Per far fronte alla stagione e alla ripresa repentina delle prenotazioni è anche utile prevedere l’estensione degli orari d’apertura e organizzarsi di conseguenza con il personale, per evitare brutte sorprese e gestire emergenze dell’ultimo minuto.

I 5 top incentivi per la ripartenza del settore tour & attivitàFonte: Arival Accel – The Great Outdoors: Adventure & Outdoor Experiences in 2021

#5. Sconti & Offerte

Campagne di scontistica possono giocare a favore degli operatori per acquisire ulteriori quote di mercato, ovvero tutti quei clienti titubanti di viaggiare che potrebbero essere sollecitati e convinti tramite questo incentivo.

Di conseguenza crea un listino prezzi scontato per la bassa stagione o per orari meno gettonati in modo da bilanciare una minore disponibilità in questi periodi o slot di tempo. Un’offerta dedicata a chi viaggi in famiglia, per incentivare l’acquisto di più ticket contemporaneamente, potrebbe essere un’ulteriore scelta strategica.

Conclusioni

Il compito degli operatori per la ripartenza del settore tour & attività? Controbilanciare l’incertezza tramite la sicurezza e la flessibilità.

Grazie a un sistema di prenotazione all-in-one gli operatori possono rendere più efficienti ed efficaci le loro prestazioni, analizzare e capire le necessità del mercato e del consumatore, in un settore come quello turistico che è in constante divenire. Insieme a Regiondo potrai gestire le tue prenotazioni dirette, aggiornare le disponibilità, organizzare al meglio il product placement e description con gli standard igienici e le politiche di cancellazione correlate e rendere visibili i tuoi sconti.

In questo modo potrai prepararti al meglio e in anticipo alla riapertura e far fronte all’impennata delle prenotazioni estive.

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Prenotazioni dirette post Covid, un trend sempre più forte https://pro.regiondo.com/it/blog/prenotazioni-dirette-post-covid/ Fri, 30 Apr 2021 11:05:57 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=25270 Dopo più di un anno di chiusure e perdite per gli operatori del settore turistico, le riaperture sono sempre più vicine. Le preferenze dei viaggiatori e dei turisti sono chiare e ben delineate: necessità di avere sicurezza e salute garantite, distanziamento, attività all’aria aperta, gite in giornata e in zone poco affollate, staycation e vacanze […]

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Dopo più di un anno di chiusure e perdite per gli operatori del settore turistico, le riaperture sono sempre più vicine. Le preferenze dei viaggiatori e dei turisti sono chiare e ben delineate: necessità di avere sicurezza e salute garantite, distanziamento, attività all’aria aperta, gite in giornata e in zone poco affollate, staycation e vacanze di prossimità per la maggioranza. Tra tutte le tendenze ve ne sono due “trasversali” che spiccano in particolare: le prenotazioni di qualsiasi tipo verranno fatte in base alla possibilità di poter cancellare e quindi è preferibile che vi sia la possibilità di effettuarle direttamente sul sito web dell’operatore.

Vediamo insieme in questo articolo perché le prenotazioni dirette sono la leva che farà la differenza nel turismo post Covid.

Quali sono i desiderata dei viaggiatori pronti a mettersi in viaggio?

Molti viaggiatori, intervistati per la creazione del Rethink Travel Global Survey di Amadeus, hanno dichiarato che al momento delle riaperture sarà più importante muoversi in totale serenità e flessibilità che viaggiare in assoluto: ovvero si preferisce rinunciare alla vacanza se non è in linea con le aspettative. È per questo che gli operatori del settore devono muoversi per accogliere il più possibile le richieste dei clienti.

In particolare, come riportato nel grafico sovrastante tratto da un sondaggio di Ecobnb su un campione di 15.000 viaggiatori, la possibilità di prenotare con modalità flessibile e cancellazione gratuita è la variabile più importante che determinerà gli spostamenti per l’estate 2021. Seguono la necessità di avere disinfettanti e sanificanti negli spazi comuni, nei bagni e il ricevere informazioni sulle pulizie e l’igienizzazione delle strutture ricettive.

Prenotazioni dirette Post Covid e perdite per le OTA, quale legame e quali conseguenze?

All’interno del Report “The rise of direct bookings over Otas” di d-edge, che esamina i Trend della distribuzione alberghiera nell’area EMEA e APAC e i cambiamenti avvenuti dal 2017 al 2020, emergono delle evidenze chiare e precise su cambiamenti già avvenuti e trends fortissimi a livello di prenotazioni.

  • Dal 2017 al 2020 le OTA hanno perso mediamente 10 punti percentuali di quota di mercato in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Questa perdita nella quota di mercato delle OTA si spiega nel 2020, con il crollo di Expedia, che ha registrato una perdita di quota del 60%, a vantaggio delle prenotazioni dirette e del gruppo Booking.com.
  • Durante il periodo dell’emergenza il gruppo Booking.com è cresciuto fino a raggiungere una quota di mercato di oltre il 53% in tutta Europa grazie alla sua politica di cancellazioni gratuite.
  • Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2020, l’area dell’Asia-Pacifico è passata al 45% di distribuzione diretta. La prenotazione diretta sui siti web delle strutture alberghiere è diventata il canale più importante della regione.
  • Dal 2020 le entrate dirette delle prenotazioni sui siti web restano il canale con il tasso di cancellazione più basso.
  • Le somiglianze dell’andamento relativo alle prenotazioni tra Europa e regione Asia-Pacifico indicano che tali tendenze non sono limitate agli hotel europei o a un piccolo segmento, ma interessano i canali di distribuzione a livello mondiale.

Prenotazioni dirette sul sito web con software per le prenotazioni integrato e possibilità di pagamento immediato

In un momento cruciale come questo, che precede le riaperture e gli arrivi imminenti. occorre dotare il proprio sito web di un software di prenotazione integrato, che permetta agli utenti di prenotare direttamente e di interagire con gli albergatori o i Tour Operator sulla stessa piattaforma. Un sistema di prenotazioni diretto ed integrato garantisce all’imprenditore un controllo a 360° gradi ed un risparmio rispetto alle prenotazioni sulle OTA.

Allo stesso tempo, il software per le prenotazioni integrato nel sito garantisce all’utente un filo diretto, sicurezza e flessibilità nelle prenotazioni

Nel momento in cui ci si espone sul mercato con pacchetti personalizzati, tour e attività outdoor, noleggio di barche per l’Estate 2021, proposte ed attività diverse per attirare l’utente e trasformarlo in cliente, occorre essere preparati perché la tecnologia è diventata necessaria nel settore del turismo dopo l’emergenza Covid.

Inoltre, è fondamentale – mentre sul sito si illustrano i servizi offerti e i punti di forza – che oltre al software integrato per le prenotazioni ci sia anche la possibilità di effettuare un pagamento immediato.

L’integrazione del sistema dei pagamenti è un tema cruciale della digitalizzazione perché occorre razionalizzare meglio i pagamenti per renderli più semplici da elaborare sia per l’ospite che per l’imprenditore mantenendo invariati gli standard di sicurezza. Il pagamento integrato nel software per le prenotazioni permette all’ospite di avere un checkout molto più semplice, come nel caso delle strutture ricettive, e agli operatori del settore di gestire in serenità i propri flussi di cassa.

Conclusioni

In una fase cruciale come quella delle riaperture e della ripartenza del settore le OTA mostrano tutta la loro fragilità e perdono quote di mercato fino al 60%. È quindi fondamentale per gli operatori del settore turistico dotarsi nel minor tempo possibile di un software integrato per le prenotazioni all in one come Regiondo, percepite in questo momento dai turisti come fondamentali perché dirette, sicure e flessibili.

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Mercato del Turismo Outdoor & Adventure, quali Trends e opportunità per gli operatori del settore? https://pro.regiondo.com/it/blog/outdoor-adventure-trends/ Sun, 28 Mar 2021 13:39:20 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=24837 Il Turismo Outdoor & Adventure ben si presta a diventare un segmento trainante non appena cominceranno le riaperture post Covid, con dei tratti già evidenti per quanto riguarda le attività preferite, le più richieste, le più sicure, come già emerso nell’Estate 2020 e riconfermato tra i Trends del 2021. Dopo aver visto come e perché […]

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Il Turismo Outdoor & Adventure ben si presta a diventare un segmento trainante non appena cominceranno le riaperture post Covid, con dei tratti già evidenti per quanto riguarda le attività preferite, le più richieste, le più sicure, come già emerso nell’Estate 2020 e riconfermato tra i Trends del 2021.

Dopo aver visto come e perché nel prossimo futuro il settore del Turismo d’avventura rappresenta un mercato strategico per i tour operator (Link articolo precedente), grazie all’amore degli europei per questo tipo di esperienze, vediamo in questo articolo quali sono i trends emergenti del settore e quali opportunità ci sono in arrivo per chi saprà accoglierle.

Turismo Outdoor & Adventure, attività nel rispetto delle norme di sicurezza e distanza

Salute e sicurezza sono i due aspetti su cui si baserà il turismo del futuro: quello del futuro prossimo, delle prima riaperture post-Covid e quello dello scenario in cui si tornerà a viaggiare come prima, ma con la garanzia che distanziamento e igiene siano assicurati.

In questa caratterizzazione del Turismo post Pandemia ben s’inserisce il Turismo Outdoor & Adventure, un segmento che, per sua natura, già garantisce entrambe le variabili. Che sia un turismo d’avventura soft, con attività all’aperto accessibili a tutti, o un turismo d’avventura Hard, con attività sportive ad alto rischio, l’outdoor rispetta tutte le norme anti-Covid: le attività sono prevalentemente all’aperto, il distanziamento è garantito perché i gruppi sono limitati dato il rischio insito negli sport più estremi, l’organizzazione e la tutela della salute sono garantite da organizzazioni precise di tutte le attività.

A parità di costi, il Turismo d’avventura per sua natura è già un turismo che rispetta la salute e il distanziamento. È per questo che gli operatori devono sfruttare al meglio tutte le opportunità in arrivo.

Soft Outdoor & Adventure Travel: staycation, turismo di prossimità, scoperta del territorio

Per quanto riguarda il turismo d’avventura Soft, quello preferito dai 40 in su, gli italiani prediligono attività all’aperto che hanno a che fare più con la cultura e meno con le attività sportive. Al secondo posto dichiarano di voler stare all’aperto e a contatto con la natura. Ecco che tra i trends emergenti, compaiono le attività Soft dei viaggi d’avventura: il trekking, il cicloturismo, la riscoperta di borghi vicini a casa, la scelta di attività che hanno a che fare con il territorio e la prossimità. Meglio una passeggiata tra le colline dietro casa, unita alla visita di un borgo e ad un percorso enogastronomico: attivita vicine, a portata di mano, di tasca e di click per annullare!

Outdoor & Adventure, sempre più integrazione con la tecnologia

La comunicazione e l’esperienza delle attività dell’Outdoor & Adventure Travel non possono non integrarsi con gli strumenti tecnologici, soprattutto ora che la gente è abituata all’utilizzo degli strumenti tecnologici e che persone avanti con l’età hanno acquisito dimestichezza con i dispositivi a causa delle restrizioni correlate al Covid. Per quanto riguarda il Turismo d’avventura Soft, basta pensare ai ciclisti, a chi fa trekking, a chi fa escursioni a cavallo: il percorso oggi si scopre, si studia e segue online dal proprio smartphone.

Un tipo di comunicazione che i Tour Operator potrebbero utilizzare in vista delle riaperture, per comunicare con i propri target nella maniera più realistica possibile, è quella che fa ricorso alla realtà aumentata presentando Tour Virtuali o immersioni in ambienti ricostruiti.

Portarsi avanti verso la riapertura, integrare al massimo la tecnologia con le attività organizzate, garantire interazione costante con i clienti possono aprire la strada alle nuove generazioni e alle prime prenotazioni!

Outdoor & Adventure Travel Hard, il futuro è delle Generazioni Y e Z

I viaggiatori delle Generazioni Y e Z sono il core target del Turismo d’avventura Soft e Hard. Hard perché sono interessati a tutte le esperienze adrenaliniche, siano esse di terra, d’acqua o d’aria. Soft perché raggiunti i 40 probabilmente prediligeranno attività avventurose, ma più soft. Ad oggi gli appartenenti a queste due generazioni amano fare viaggi d’avventura e attività sportive e non e prediligono meno si agli aspetti culturali che il “leisure” puro. Garantire ai viaggiatori del prossimo futuro – oggi online per poter essere pronti alla riapertura – attività interessanti, un’organizzazione impeccabile e sicura, esperienze indimenticabili assicura ai Tour Operator un ritorno sul mercato alla grande!

Conclusioni

I Tour Operator del settore Outdoor & Adventure possono già intravedere un futuro prospero: per sua natura questo segmento di mercato si appresta a ripartire tra i primi perché garantisce il rispetto di norme e distanziamento anti-Covid. Inoltre, coloro che sapranno integrare nei processi organizzativi le giuste tecnologie e tenere conto delle richieste delle Generazioni Y e Z, la riapertura sarà positiva ed il trend in crescita.

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Outdoor & Adventure la maturazione di un settore strategico in EU e in Italia https://pro.regiondo.com/it/blog/outdoor-adventure-settore-strategico/ Sun, 28 Mar 2021 10:34:49 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=24811 Gli europei amano l’Adventure Travel, come dimostrano i più di 100 milioni di viaggi all’anno verso un altro Paese. Viaggi all’aria aperta, a contatto con la natura, densi di attività sportive diverse e di esperienze da ricordare; queste le caratteristiche dell’Outdoor and Adventure Travel, un mercato sempre florido, in crescita e strategico per il futuro […]

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Gli europei amano l’Adventure Travel, come dimostrano i più di 100 milioni di viaggi all’anno verso un altro Paese. Viaggi all’aria aperta, a contatto con la natura, densi di attività sportive diverse e di esperienze da ricordare; queste le caratteristiche dell’Outdoor and Adventure Travel, un mercato sempre florido, in crescita e strategico per il futuro post Covid.

In questo articolo vedremo insieme quali sono le caratteristiche del settore, quali sono i target interessati e potenziali, quali Paesi offrono più opportunità per il business di settore e quali sono le peculiarità del turista europeo che predilige il viaggio avventura.

 

Outdoor and Adventure Travel, definizione e caratteristiche di un settore strategico

Il settore dell’Outdoor and Adventure Travel racchiude tutte quelle forme di viaggio e turismo caratterizzate da attività fisica, componente naturalistica e immersione culturale. Perché l’esperienza rientri nella definizione di Outdoor and Adventure occorre che ci siano almeno due delle tre componenti sopra elencate. Tra le peculiarità del viaggiatore che sceglie questo tipo di esperienza ci sono il volersi mettere alla prova, il testare i propri limiti fisici e il voler arricchire il proprio spirito attraverso un’immersione totale nella natura o nella cultura.

Il segmento di mercato è molto ampio e le caratterizzazioni possono essere infinite. È per questo che l’Adventure Travel Trade Association distingue in due segmenti principali il comparto: Soft Adventure Travel e Hard Adventure Travel. Alle due macro aree principali se ne aggiungono altre due – Save e Thrill, che analizzeremo a seguire.

Soft Adventure Travel

Il Soft Adventure Travel è una pratica di viaggio adatta a tutti, molto diffusa, che non richiede particolari attitudini, né esperienza pregressa o allenamento di sorta. È adatta a single, coppie e famiglie e rappresenta il segmento con il livello di concorrenza più alto. Tra le attività e le esperienze che fanno parte di questo settore ci sono:

  • Osservazione animali: safari, 4×4, safari-canoa sul fiume, safari-a-cavallo, escursioni per l’avvistamento della fauna marina
  • Birdwatching: osservazione degli uccelli nel loro habitat naturale.
  • Pesca
  • Walking, Escursionimo e Trekking
  • Cicloturismo
  • Turismo di Comunità e Homestay: turimso di prossimità e partecipazione alla vita di villaggi e comunità, festival locali, artigianato
  • Sport acquatici: windsurf, kitesurf, canoa, kayak, sci d’acqua, wakeboard, sci d’acqua e coasteering
  • Diving: immersione subacquea, esplorazione di relitti, immersione in grotta e immersione in apnea
  • Vela

Hard Adventure Travel

L’Hard Adventure Travel è il segmento dedicato ad avventure ed attività più impegnative, più adrenaliniche, che necessitano di specifiche competenze, di abilità e preparazione tecnica, di una maggiore propensione al rischio. L’Hard Adventure Travel è una nicchia nella nicchia, ma garantisce fidelizzazione e divertimento! Fanno parte delle attività del settore:

Attività adrenaliniche di Terra: arrampicata outdoor e indoor, alpinismo, mountain board, sandboarding, speleologia, discesa in corda doppia, sandkite, zipline, heli-bike, ATV off road, orienteering, canyoning.

Attività adrenaliniche sulla neve: motoslitta, snowkite, heli-ski, trekking sul ghiacciaio, ski touring, sci di fondo, ciaspole, slitta trainata da cani.

Attività adrenaliniche d’aria: Base jumping, skydiving, wing suiting (tuta alare), bungee jumping, deltaplano, paragliding, ultraleggero.

Thrill Adventure Travel

Il Thrill Adventure Travel è il segmento dedicato agli sport e alle avventure estreme, in cui sono richieste non solo abilità tecniche e allenamento, ma anche una grande propensione al rischio. Due esempi di attività Estreme sono il Rafting sulle rapide e l’alpinismo.

Save Adventure Travel

Fanno parte del segmento Save Tourism tutte le attività all’aria aperta e i viaggi avventura organizzati per gruppi Scientifici, Accademici o gruppo di Volontari, così come i viaggi Educational. Fanno parte di questo settore tutte le attività che comprendono la trasmissione di un sapere sul campo, scelte per motivazioni professionali o personali. Un esempio sono i viaggi-vacanza destinati volontari per la salvaguardia delle tartarughe marine.

Source: Molgo/EFTI

Outdoor and Travel Adventure Market, il Target viaggiatori per età

Quali sono i target di viaggiatori che scelgono i viaggi Avventura? Come si dividono per età? In base a quali caratteristiche prediligono il segmento Soft o quello Hard?

Se si analizza la domanda del settore Turismo d’avventura si scopre che il viaggiatore tipo ha un profilo alto: buon livello d’istruzione e capacità di spesa medio-alta. I giovani prediligono il segmento Hard a Thrill, ma maggiore anche per fasce d’età è il bacino d’utenza del settore Soft, complice l’aumento dell’aspettativa di vita e una maggior attenzione allo stile di vita e al al benessere.

Se si analizza attentamente la fascia d’età emerge che i 2/3 del mercato europeo sono composti da viaggiatori tra i 40 and 70 anni ma, come possiamo dedurre dal grafico sovrastante, la fascia d’età tra i 30 e i 40 è destinata ad aumentare sempre più nei prossimi anni.

Lo stesso accadrà in un futuro imminente post-Pandemia. Dopo più di un anno di immobilità, la fascia cruciale per questo settore avrà voglia di viaggi, di avventure, di attività all’aria aperta e prediligerà il settore Hard, mentre le fasce d’età più grandi, 45 – 70 sceglieranno la parte leisure e più soft del settore del Turismo Avventura.

 

I 5 Paesi in Europa che offrono più opportunità per il marketing e le attività Outdoor & Adventure

Quali sono i Paesi in Europa che trainano la domanda di un settore così importante nel prossimo futuro? Quali sono le attività preferite dai turisti in base al Paese di provenienza? Scopriamo insieme quali Paesi guidano la classifica!

Regno Unito

Secondo l’OMT la Gran Bretagna è il Paese in cui il mercato del Turismo Avventura è più florido, rappresentando il 19% dei turisti di tutto il mondo. Il 40% dei turisti inglesi sceglie vacanze attive, ma predilige più e attività all’aperto che non gli sport veri e propri.

Germania

Al secondo posto nella classifica europea, i tedeschi rappresentano il 12% dei turisti che scelgono il segmento Outdoor and Adventure. A differenza degli inglesi, i tedeschi amano le attività sportive, staccando nettamente i vicini europei: 5,5% dei tedeschi contro una media del 4,4%.

Francia

Il 44% dei turisti francesi desidera fare vacanze attive e il desiderio di esperienze avventura arriva fino al 50% per la fascia d’età 15-19 e fino al 52% per la fascia 20-30. Così come gli inglesi, anche i Francesi non amano considerare le attività sportive come vacanza o avventura.

Italia

L’Italia si colloca al quarto posto nel mercato dell’Adventure Travel, con un aumento della propensione al viaggio Outdoor and Adventure durante il periodo Covid. Gli italiani prediligono l’aspetto culturale del segmento di mercato e nel prossimo futuro opteranno per il turismo di prossimità e la staycation, alla scoperta delle bellezze naturali e culturali dei propri territori.

Spagna

La Spagna si posiziona al quinto posto nella classifica del mercato del settore: gli spagnoli dimostrano una forte attitudine al viaggio avventura, tre volte quella degli italiani. Ma, come gli italiani, anche gli spagnoli prediligono di gran lunga i viaggi e le attività culturali rispetto alle immersioni nella natura e alle attività sportive.

Conclusioni

Cento milioni di viaggi avventura all’anno, destinati ad aumentare esponenzialmente nel periodo post Pandemia, sono una certezza, una dichiarazione d’amore da parte degli europei verso questa forma di turismo. Le esperienze e le attività sono la parte fondante di questo segmento che diviene cruciale per tutti i tour operator e le aziende del settore pronti a progettare la ripartenza conoscendo caratteristiche, gusti e desideri del proprio target.

Fonte : CBI.eu

 

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Turismo gastronomico: promuovere le tue degustazioni online https://pro.regiondo.com/it/blog/turismo-gastronomico-promuovere-degustazioni-online/ Sun, 28 Mar 2021 10:08:23 +0000 https://pro.regiondo.com/?p=24798 La crisi dovuta al Covid e le restrizioni continue impongono agli operatori del settore enogastronomico, soprattutto alle piccole e medie imprese, di evolversi in fretta per accogliere al meglio i turisti nel momento delle riaperture. I canoni di questa evoluzione sono una riorganizzazione delle degustazioni e delle esperienze e una digitalizzazione degli strumenti e della […]

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La crisi dovuta al Covid e le restrizioni continue impongono agli operatori del settore enogastronomico, soprattutto alle piccole e medie imprese, di evolversi in fretta per accogliere al meglio i turisti nel momento delle riaperture. I canoni di questa evoluzione sono una riorganizzazione delle degustazioni e delle esperienze e una digitalizzazione degli strumenti e della comunicazione. Il momento è l’ideale per dedicarsi ad entrambi questi aspetti, per pianificare le riaperture e le vendite.

Vedremo in questo articolo come le piccole e medie imprese del settore enogastronomico possono promuovere al meglio le proprie degustazione e i propri pacchetti di esperienze online per creare un legame con l’utente e far sì che diventi cliente di un e-shop o un turista nel prossimo.

Turismo Gastronomico, un mercato in crescita

Da un’indagine condotta dal Think Thank internazionale dedicato al Wine Tourism emerge che le degustazioni e le visite guidate in spazi aziendali sono ancora la tipologia di esperienza più offerta, con una lieve flessione rispetto al periodo pre-pandemia. Con l’arrivo delle restrizioni dovute all’emergenza Coid però, se da un lato c’è stata una flessione sulle esperienze di degustazione classiche, dall’altro sono aumentate le richieste per esperienze diverse come pic-nic e pranzi all’aperto, le degustazione vini nei vigneti invece che in cantina. Infine, trend ormai assodato da più di un anno: sono esplose le vendite di prodotti del settore enogastronomico grazie agli e-commerce e agli e-shop sui siti aziendali.

Turismo enogastronomico, creare nuove esperienze e comunicarle

Il must per i piccoli produttori, le cantine e gli oleifici è oggi creare delle degustazioni originali, che siano in linea con le norma di sicurezza e siano ambientate in luoghi nuovi e diversi, ma che continuino a coinvolgere il turista, a farlo appassionare, a fargli venire l’acquolina in bocca già dal primo sguardo! Come comunicare queste nuove esperienze e come creare un legame tra l’online – oggi – e l’off line al momento delle riaperture?

Gli strumenti di promozione online sono la risorsa a cui gli operatori del settore possono far riferimento, ognuno secondo gli obiettivi del proprio Piano di Comunicazione.

Turismo Gastronomico, come promuoversi online in 5 modi diversi

E-commerce

In questo momento, in cui non mancano i bandi per la digitalizzazione, le piccole e medie aziende che operano nel settore del Turismo Enogastronomico, potrebbero cogliere al volo l’occasione e dotare il proprio sito web di un e-shop, oppure aprire un e-commerce dedicato alla vendita online dei propri prodotti. Avere un e-commerce garantisce vendite continue anche nei periodi di chiusura e permette di gestire promozioni e offerte online con più semplicità per far provare nuovi prodotti o svuotare i magazzini. D’altro canto permette ai clienti di poter richiedere i vostri prodotti, o una box degustazione, in qualsiasi momento, per tornare a vivere l’esperienza dal vivo appena sarà possibile!

Social Network

Siamo nel settore del gusto e della passione, quindi occorre pensare a come creare e offrire ai propri clienti contenuti deliziosi che raccontino quello che al momento non si può assaporare o vivere dal vivo. Come fare? Video, album di foto, scatti singoli e dettagli, gif animate: tutti questi strumenti fanno capo ad una Content Strategy per i Social Network che racconti l’azienda, i prodotti, i percorsi ai suoi target. In base ai prodotti e all’età dei clienti si può scegliere quali canali usare e cosa comunicare su ognuno. L’importante è creare una connessione emotiva e comunicare agli interessati valori, disponibilità, promo e offerte in corso.

Degustazioni online, corsi e virtual tour!

Un buon metodo, abbastanza economico, per promuovere le degustazioni online è attraverso la creazione di video. I video possono essere tour dei luoghi di produzione associati all’invio di una box, degustazioni virtuali guidate in diretta, l’invio di una guida insieme ai prodotti: la realizzazione di video promozionali ha oggi dei costi abbastanza contenuti, ma assicura un grande ritorno in visibilità. L’importante è che i video prodotti in un momento in cui si è obbligati a incontrarsi virtualmente siano video emotional per permettere di creare o mantenere un legame con i clienti, in attesa di accoglierli nelle aziende per le degustazioni.

Le esperienze di Tripadvisor e Booking

Le vendite del prodotto enogastronomico da parte dei Tour Operator dei principali Incoming hanno registrato una crescita significativa nella stagione estiva 2019. Allo stesso modo, la categoria “Esperienze Tour di cibo, vino e vita notturna” di TripAdvisor ha ottenuto il numero più alto di prenotazioni, registrando un +141% rispetto all’anno precedente. Per le aziende che operano nel settore del Turismo Gastronomico questo può essere un buon momento per ripensare degustazioni ed esperienze e promuoverle su TripAdvisor o Booking: siamo certi che il desiderio di buon cibo e convivialità schizzerà alle stelle dopo le riaperture.

Conclusioni

Per le imprese e le piccole e medie aziende artigianali o a gestione familiare è giunto il momento di evolversi verso la digitalizzazione e verso la promozione online delle degustazioni e delle proprie esperienze, per farsi trovare preparati alle aperture e per attrarre e coinvolgere i futuri clienti fin da subito.

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